BeReal è la nuova app che sta spopolando tra i telefonini della Generazione Z, è tutto quello che si potrebbe definire come “anti-social”. Infatti, si abbandona il concetto di Social Media come lo abbiamo vissuto fino ad oggi, basta alle foto perfette, alle location paradisiache e gli outfit immacolati, qui regna l’autenticità.
In questo articolo approfondiremo:
Com’è nata BeReal
Prima di scoprire come funziona nel dettaglio l’app virale di BeReal, diamo uno sguardo alla sua “storia”, giovane, ma significativa. Alla fine del 2019, i due imprenditori francesi Alexis Barreyat e Kévin Perreau, hanno lanciato BeReal. L’anno successivo è stato un anno di perfezionamento delle caratteristiche dell’app, fino ad arrivare al 2021 in cui sono iniziati i primi costanti download. Poi, il boom, la popolarità dell’app esplode in una misura esponenziale con più di 40 milioni di download in un solo anno. L’idea rivoluzionaria nasce dalla ricerca di un contenuto autentico, che non sia artefatto o sommerso di filtri che rendano irriconoscibile l’oggetto o il soggetto della foto
Come funziona BeReal
Il nome stesso dell’app spiega che cosa bisogna fare: essere veri! Al giorno d’oggi, essendo abituati a contenuti social impeccabili, essere autentici e reali non è affatto scontato. Il funzionamento dell’app è molto semplice: una sola volta al giorno BeReal invia simultaneamente una notifica a tutti i suoi iscritti, che hanno due minuti di tempo per scattare una foto con la fotocamera esterna e una con quella interna (selfie). Nei due minuti di tempo, l’utente ha la possibilità di replicare gli scatti – rimarrà visibile la quantità di tentativi effettuata – ma mai di alterarne l’autenticità con filtri o altri aggiustamenti. Una volta trascorso il limite temporale, l’unica cosa che si può fare è condividere il contenuto con gli altri oppure decidere di non pubblicare niente.
Se l’utente non ha avuto modo di condividere il suo post nel corso dei due minuti, perché non ha visto la notifica oppure perché impegnato in altro, può farlo successivamente. Però, fino a quando non sarà in grado di condividere il proprio BeReal, non avrà accesso alla bacheca degli altri utenti. Di conseguenza, non potrà vedere i post di nessuno.
In aggiunta a questa “rivoluzione” troviamo anche l’assenza totale di like e follower. Nessuna rincorsa ad una validazione sociale determinata dai like sotto un post, tutti sono uguali con i medesimi “risultati”.
BeReal e il concetto di autenticità
BeReal è il frutto di un cambiamento che sta avvenendo a partire dalle esigenze della società: ricercare l’autenticità. È un’app che mostra come sei e che combatte la finzione delle varie piattaforme social dove utenti e influencer postano solo ed esclusivamente qualcosa per cui sperano di ottenere decine di migliaia di like. L’autenticità, quindi, è proprio l’anima di BeReal.
Critiche ed elogi
Ovviamente, come qualsiasi novità, non sono mancate critiche ed elogi. Partiamo dalle cose belle, la nova app anti-social è stata acclamata dalla critica per il suo scopo inclusivo. Su BeReal, nessuno verrà mai giudicato, basti pensare che la Generazione Z, quella che su Instagram ha un profilo attivo con zero post, su BeReal pubblica un post al giorno. Il pregio dell’app è principalmente quello di far scomparire le ansie e le paure di essere giudicati. BeReal ti invia una notifica, tu non devi porti nessuna domanda su come, cosa, quando pubblicare.
La critica principale, invece, riguarda la tipologia di contenuti presenti su BeReal. Presto gli utenti potrebbero stancarsi di scorrere foto di persone a letto, in ufficio, sul divano, a fare la spesa…insomma, scene di vita troppo banali che presto potrebbero annoiarci.
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