La Call to Action, conosciuta anche come CTA per i professionisti del Marketing e della Comunicazione, indica letteralmente una “chiamata all’azione“. Questo significa che il fruitore del contenuto, sia esso visivo o semplicemente testuale, è stimolato da una serie di messaggi studiati appositamente per catturare la sua attenzione e invogliarlo ad agire.
In questo articolo approfondiremo:
- Qual è lo scopo di una Call to Action
- Come realizzare una Call to Action efficace e persuasiva
- Quali sono le tipologie di Call to Action
- Alcuni esempi di Call to Action che hanno lasciato il segno
1. Qual è lo scopo di una Call to Action
Lo scopo di una Call to Action è quello di attirare l’utente nelle diverse fasi della strategia di Inbound Marketing, dalla lead generetion fino ad arrivare alla conversione: il momento in cui l’utente effettua l’ultima azione che hai pianificato.
Infatti, proprio perché esistono diversi stadi di vita del cliente, esistono anche diversi scopi per ciascuna CTA. Esistono delle CTA che sono classificate come “primarie“, sono quelle che comunemente troviamo sotto forma di “Registrati” – “Acquista ora” – “Prenota ora” e che hanno un grande valore, in termini di resa economica, per l’azienda.
Poi, ci sono le Call to Action classificate come “secondarie“, lo scopo, in questo caso, è quello di suscitare principalmente un coinvolgimento con il brand e la sua reputazione, piuttosto che una vera e propria azione. Alcuni esempi sono “Leggi qui” – “Segui la pagina“.
2. Come realizzare una Call to Action efficace e persuasiva
Per realizzare una Call to Action efficace e persuasiva poniti, innanzitutto, queste due domande: “quale azione deve compiere l’utente” e “a chi mi sto rivolgendo“. Una volta che avrai le idee chiare, segui i nostri consigli per fare in modo che la tua CTA sia vincente:
Poni il tuo invito all’azione in modo chiaro e conciso
Non temere di essere troppo diretto, non devono esserci equivoci tra quello che vuoi ottenere e quello che l’utente potrebbe capire. Non lasciare troppo spazio all’interpretazione, potresti perdere la sua attenzione avventurandoti in messaggi troppo artefatti; quindi, preferisci un messaggio chiaro e conciso.
Attira l’attenzione con un pizzico di originalità
Va bene non disperdersi in artefatti, ma allo stesso tempo fai in modo che il tuo invito all’azione sia il più possibile personalizzato, divertente e originale. C’è qualcosa in più al di là del classico “Scopri ora“? Forse sì, fai dei AB test e valuta in base alle metriche quale soluzione converte di più.
Attenzione alla posizione!
Ricordati sempre che l’attenzione dell’utente, bombardato quotidianamente da centinaia di messaggi e informazioni, è molto frivola. Per questo motivo, ti suggeriamo di impostare una Call to Action sempre e comunque all’interno del primo scroll della tua pagina (web/DEM/Blog/Landing Page).
Se necessario, puoi ripeterla in maniera ricorrente all’interno della stessa pagina, oppure posizionarla negli spazi disponibili, tra cui anche la sidebar. Anche in questo caso, fai dei test, ma non esagerare con la quantità.
3. Quali sono le tipologie di Call to Action
Una Call to Action si può trovare in diversi touchpoint con l’utente, ad esempio sui Social, su annunci pubblicitari nei motori di ricerca, su Newsletter o semplicemente sul tuo sito. In tutti questi casi, potrà assumere “forme” diverse, infatti, potrà essere testuale, grafica oppure un classico bottone.
Generalmente, il primo tipo di CTA è quello più diffuso, puoi trovarlo nei copy dei post social, alla fine di un paragrafo oppure all’interno di un testo.
Invece, il secondo tipo di CTA, quello grafico, è una tipologia di invito all’azione più accattivante: si invita all’azione sfruttando un testo, ma si rafforza il messaggio con un’immagine evocativa. (Se vuoi qualche dritta su come muoverti per realizzare una CTA di tipo grafico, leggi qui >).
Infine, il classico bottone è la tipologia di CTA maggiormente utilizzata all’interno di siti web e comunicazioni tramite e-mail. Studia attentamente il colore che scegli, sia per il bottone sia per il testo, deve distaccarsi in maniera netta dal colore di sfondo per risaltare. Il contrasto con il resto degli elementi presenti nella pagina, permette al bottone di distinguersi meglio rispetto al resto degli elementi che lo circondano.
4. Alcuni esempi di Call to Action che hanno lasciato il segno

Netflix, piattaforma di streaming film conosciuta a livello mondiale, già nella prima riga ti invita a proiettarti in una prospettiva futura. Dopodiché, prova a convincerti ad abbonarti per un mese, ma gratis. In questo momento ti sta facendo entrare nel suo mondo, dove puoi guardare tutto quello che vuoi e dove vuoi. Se non ti piace disdici e non ci perdi nulla, anche se Netflix sa già che tu, probabilmente, non lo farai.

NEN, fornitore di energia, comunica con un tono di voce molto irriverente e, al posto della classica CTA, evidenzia sotto forma di bottone la risposta. Tu non hai dubbi, sai che se cambi fornitore di energia devi scegliere NEN, questo è quello che vogliono e te lo dicono molto chiaro.

Spotify rafforza la CTA “installa ora”, quasi nascosta, con un messaggio molto chiaro “La musica che ami. Gratis”. In poche parole e con un visual che ti permette di riconoscere subito qual è il brand, ha trasmesso in modo chiaro e conciso il suo messaggio.
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