Ebbene sì, ti sconvolgerà scoprirlo, ma ormai è ufficiale: fare l’influencer è un lavoro vero e proprio. E non è affatto semplice come sembra agli occhi di tutti: “Tanto basta fare due storie su Instagram…”. In questo articolo, ti illustriamo che cos’è l’influencer marketing, come fare per sviluppare una strategia di influencer marketing efficiente e perché dovresti provare ad avvalerti degli influencer per promuovere la tua azienda.
Che cos’è l’influencer marketing
Termine prestato dalla lingua inglese, “influencer” significa “persona in grado di influenzare“. Nel gergo di internet, un influencer è una persona con un numero cospicuo di follower che collabora con i brand per promuovere prodotti o servizi alla sua audience. Questo avviene perché la persona in questione è in grado di influenzare le decisioni d’acquisto dei suoi seguaci, e quindi di indirizzarli verso un determinato prodotto o servizio. A monte di questo processo sta sicuramente la costruzione di una community forte e coesa, basata su un rapporto di fiducia e stima: l’influencer “influenza” i propri follower proprio perché questi si fidano delle suo opinioni, ammirano il suo stile di vita e condividono le sue idee.
Gli ultimi anni hanno visto un’ascesa imponente di questa strategia di marketing, in parallelo con la diffusione e l’utilizzo dei social media. A differenza dei media tradizionali, infatti, sui social gli utenti possono interagire con i loro idoli: questo alimenta il rapporto fra influencer e fanbase, cosa impossibile sulle riviste o nelle pubblicità in TV. Questa interazione trasforma gli influencer non negli irraggiungibili VIP del cinema o dello spettacolo, ma in persone comuni con le quali è possibile identificarsi.
Per dare l’idea dell’importanza che questa forma di marketing ha acquisito, basti pensare che nel 2016 il mercato dell’influencer marketing aveva un valore di 1,7 miliardi di dollari, mentre si stima che questo valore possa salire fino a 16,4 miliardi di dollari nel 2022 (fonte Influencer Marketing Hub).
Vantaggi
Ma perché dotarsi di una strategia di influencer marketing? Per rispondere a questa domanda, ti facciamo un’altra domanda: ti è mai capitato di acquistare un prodotto o un servizio consigliato da un amico fidato? Immaginiamo che la risposta sia sì. Questo perché siamo più propensi ad acquistare un determinato bene quando a consigliarcelo sono persone di cui ci fidiamo. I cosiddetti branded content, ovvero i contenuti creati dalle aziende con lo stesso scopo, non ottengono gli stessi risultati, perché è ovvio che l’azienda voglia vendere il proprio prodotto, descrivendolo come il migliore sul mercato. I contenuti di questo genere, autoreferenziali e puramente commerciali, non producono lo stesso effetto dei contenuti prodotti dagli influencer, anche detti content creator.
Un altro dei vantaggi nel fare influencer marketing è legato al pubblico di riferimento. Ogni content creator infatti possiede un seguito perfettamente in linea con i temi di cui tratta sui social. Scegliendo un influencer in linea con la propria nicchia di mercato, dunque, raggiungeremo un pubblico già in target, ovvero potenzialmente interessato ai nostri prodotti o servizi. Non avremo quindi bisogno di districarci tra la giungla di internet per trovare il pubblico in target: i bacini di pubblico che ci interessano sono già pronti sui profili degli influencer.
Ulteriore vantaggio per il brand è quello di legarsi a una figura autorevole, che possa migliorare il posizionamento del brand sul mercato. L’azienda ne godrà quindi in termini di brand awareness e reputation, migliorando così anche il sentiment delle persone in relazione al proprio brand. Una campagna di influencer marketing può considerarsi efficace quando cresce la visibilità del brand o dell’azienda che si sta promuovendo.
Come fare influencer marketing
Per impostare una strategia di influencer marketing efficace, dobbiamo innanzitutto avere ben chiari alcuni elementi fondamentali: vediamoli insieme.
- Definire il pubblico target: prima di lanciarci a fare influencer marketing, dobbiamo effettuare un’analisi approfondita del pubblico a cui ci stiamo rivolgendo. Per aiutarci a fare un identikit del nostro cliente tipo, possiamo costruire la nostra buyer persona, integrando dati demografici, dati psicografici e dati comportamentali. In questo articolo trovi i nostri consigli per costruire le tue buyer personas.
- Scegliere su quali piattaforme investire: una volta individuato il pubblico di riferimento, capiremo anche quali social utilizza maggiormente. Ad esempio, se vogliamo promuovere un prodotto o servizio rivolto a ragazzi dai 18 ai 30 anni, potremmo voler investire su TikTok e Instagram. Se, invece, il nostro pubblico appartiene a fasce d’età più grandi, allora una buona strategia potrebbe essere quella di investire su campagne Facebook.
- Stabilire l’obiettivo della campagna: passo fondamentale è decidere a tavolino che cosa ci aspettiamo da questa campagna di influencer marketing. Aumentare le vendite? Migliorare il posizionamento del brand? Aumentarne l’autorevolezza sul mercato? Creare engagement? Una volta individuato l’obiettivo, potremo delineare la strategia migliore da percorrere per raggiungerlo.
- Imposta un budget: stabilisci quanto vuoi spendere per questa campagna di influencer marketing. A seconda della cifra che stanzierai, potrai decidere di lavorare con nano (da mille a 10 mila followers), micro (da 10 a 50 mila followers), medi (da 50 a 500 mila followers), macro (da 500 mila a 1 milione di followers) o mega (oltre 1 milione di followers) influencer.
- Individuare l’influencer che fa al caso nostro: ogni content creator lavora con una o più nicchie di mercato ben precise. Per questo, quando ci approcciamo all’influencer marketing, dobbiamo prima studiare con attenzione quali influencer possono fare per noi. Esistono diversi tool di ricerca di influencer: Buzzoole, BuzzSumo e Klear sono solo alcuni dei numerosi strumenti online che ti permettono di trovare l’influencer giusto per te.
- Monitorare la campagna e analizzarne i risultati: per capire se la nostra campagna funziona, dobbiamo monitorarla dall’inizio alla fine. Spesso, le aziende forniscono ad ogni influencer un codice sconto personalizzato da girare al proprio pubblico. In questo modo, l’azienda potrà capire quale influencer è riuscito a convertire meglio e anche attraverso quali tecniche di racconto.
Esempi pratici
Camihawke
Camilla Boniardi, in arte Camihawke, è un’influencer che usa Instagram come canale di comunicazione principale. Da qualche anno collabora con l’azienda di beauty WeMakeUp: a partire dalla linea di rossetti, hanno poi sviluppato una palette di ombretti e un mascara, realizzando diverse campagne insieme. Questo video è stato realizzato per il lancio del mascara Very:
The Jackal
I The Jackal sono un gruppo di comici nato a Napoli nel 2005, che hanno iniziato a registrare sketch comici caricandoli su YouTube. Con oltre un milione di iscritti al loro canale, collaborano con diverse aziende, realizzando video promozionali comici che rendono l’inserimento del prodotto naturale e spontaneo. In questo video, ad esempio, viene pubblicizzato un aspirapolvere senza fili di Samsung:
Chef Hirohiko Shoda
Chef Hiro è uno chef giapponese che pubblica le sue ricette su Instagram e Facebook. Recentemente, ha cominciato una colloborazione con Kenwood, promuovendo una impastatrice di ultima generazione. Questo il video pubblicato su Facebook.